Luxor

Chiamata anticamente Tebe, Luxor era il centro del potere in cui si insediarono molti faraoni: lo dimostrano i numerosi templi di Karnak, Hatshepsut e Ramesse II, ancora oggi conservati magnificamente e che per questo hanno reso Luxor una delle mete turistiche più visitate ogni anno.

Il tempio di Luxor fu iniziato ai tempi del faraone Amenhotep III; successivamente altri faraoni contribuirono alla sua costruzione, come Haramhab e Tutankhamun, anche se l’ampliamento più grande si deve a Ramses II, un secolo dopo l’avvio delle fondamenta. Anche Alessandro Magno e l’Imperatore Tiberio fecero interventi nel tempio, soprattutto al fine di restaurarlo. Gli scavi archeologici per riportare alla luce il tempio di Luxor iniziarono nel 1885 e ad oggi sono ancora in corso.

Il tempio di Luxor può essere suddiviso in diverse zone: il Primo Pilone, il Grande Cortile di Ramses II, il Colonnato e il Cortile di Amenhotep III, il Santuario Romano, il Naos di Alessandro Magno e il Santuario di Amon.

Il Primo Pilone rappresentava l’entrata al tempio, ed era rivolta verso Nord,; alla fine del viale, fiancheggiato da sfingi a testa umana, si trova un portale di 14 metri che venne fatto costruire da Ramses II; davanti al portale si trovavano due obelischi, uno dei quali fu donato dal pascià Mehmet Ali alla Francia nel 1830 ed oggi si trova in Place de la Concorde a Parigi.

Il Grande Cortile di Ramses II si sviluppa obliquamente rispetto al primo pilone, mentre tutto il cortile è racchiuso in colonne a foglia di papiro interrotte da statue di Ramses II.

È possibile raggiungere il Colonnato ed il Cortile di Amenhotep III dopo aver attraversato il Cortile di Ramses II; costituito da un corridoio di cento metri contornato da quattordici colonne con capitello a forma di papiro che porta al grande cortile-peristilio, è seguita a sud da una sala composta da trentadue colonne che porta al santuario del tempio.

Il Santuario Romano è formato da un’anticamera di epoca romana, che poi venne convertita in chiesa, e da una parte più interna che fu chiusa e modellata per divenire un’abside; successivamente si aprì un passaggio per entrare nella “sala delle offerte”.

Il Naos si trova all’interno del Santuario e fu costruito in onore di Alessandro Magno; sulle pareti si possono vedere decorazioni che rappresentano il re di fronte alle divinità egiziane.

Proseguendo nel tempio ci si trova nel Santuario di Amon in cui era custodita la statua del dio; sopra il tetto del grande cortile di Ramses II fu costurita la Moschea di Abū al-Hajjāj fra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo.

Altro luogo molto importante da visitare è la Valle dei Re, il sito scelto dagli antichi faraoni del Nuovo Regno (1570-1070 a.C.) per erigere le proprie tombe. La prima tomba costruita in questi territorio fu quella di Amenofi, fra le rocce a nord-ovest, I che decise di interrompere la tradizione delle tombe piramidi.

Nella Valle dei Re si trovano 34 tombe che sono formate da molte stanze con incisioni e dipinti di testi in geroglifico lungo i muri. Sorge vicina la Valle delle Regine, dove furono costruite le tombe delle mogli dei faraoni.