Curiosità Grecia: cosa mangiare e cosa comprare

Gli eventi culturali da poter seguire in Grecia sono tantissimi ma alcuni sono proprio imperdibili.

Presso il teatro Erode Attico ad Atene si tiene il Festival Ellenico dal 2 giugno al 28 settembre con spettacoli teatrali moderni e antichi, balletti, opere liriche, musica classica e jazz, danze, musica sinfonica, grandi cantanti e molto altro.

Sempre ad Atene a giugno, presso il teatro Licabetto si tiene il Festival Internazionale di jazz e blues.

Ad Epidauro, nel Peloponneso, presso l’antico teatro in estate si svolge il Festival di Epidauro con le sue commedie classiche. Questo è uno degli eventi più grandi di Grecia ed attrae migliaia di visitatori l’anno.

Al Teatro della Danza “Dora Stratou”, ad Atene, si svolge da maggio a settembre il Festival della Danza Tradizionale.

A Salonicco in novembre c’è il Festival Internazionale del Cinema.

Da luglio a settembre, invece, c’è il Festival Internazionale di Patrasso con rappresentazioni teatrali e musica classica.

Per finire, ad Atene ogni estate si svolge il Rock Festival, con la partecipazioni di star internazionali.

Cosa mangiare

La cucina greca affonda le sue radici in una tradizione millenaria ed è assolutamente imperdibile. E’ dai tempi di Alessandro Magno che quella culinaria in grecia è una vera e propria arte riconosciuta. E’ qui che si hanno testimonianze dei primi cuochi professionisti che venivano ampiamente retribuiti per il loro lavoro dai ricchi che li assumevano. La tradizione vuole che i cuochi in Grecia fossero stimati tanto quanto i saggi. I primi a dover fare i conti con la raffinatezza e le prelibatezze elleniche furono proprio i romani, che videro cambiare radicalmente il proprio modo di vivere venendo a scoprire le prelibatezze di questa terra. I patrizi facevano letteralmente a gara per accaparrarsi un cuoco greco.

Qui non si usa il primo piatto come la pasta in Italia e sono invece molto curati gli antipasti. Famosi i “mezedes“, ovvero quelli con olive nere, sottaceti, acciughe, salami, involtini di riso o di carne tritata, le salse “taramosalata”, “melitzanosalata” e “tzatziki”, le “sfogliate” (pizzette ripiene con formaggio, carne tritata, pollo, spinaci o verdure varie). Si usa accompagnare l’antipasto con degli aperitivi tipici, quali l'”ouzo” (dal gusto di anice) o la “mastìcha”. La carne è spesso preparata allo spiedo, come l’agnello ad esempio. Oppure c’è il “souvlaki”, composto da pezzetti di carne bovina o suina cotti ai ferri ed infilzati ad uno spiedino in metallo o legno. C’è poi lo “ghiouvetsi” (agnello arrostito al forno), le “soutzoukakia” (polpettine di carne al sugo di pomodoro), i “keftedes” (polpettine fritte di carne o di legumi), i “dolmades” (polpettine di carne tritata o di riso involte nelle foglie di verza o di vite). Famosa la “moussaka“, ovvero fette di patate e melanzane al forno fatte a strati e condite con ragù e besciamella. C’è poi il “kokoretsi”, ovvero coratella d’agnello a pezzettini passata allo spiedo e arrostita sulla brace. Ovviamente abbondano i piatti di pesce. C’è la “marida”, una frittura di pesce di piccole proporzioni spesso accompagnata con la “retsina”, il tipico vino bianco resinato. Ma anche i calamaretti (“kalamarakia”), i polipi (“chtapòdi”) ed i gamberetti (“garides”). Come pesce grosso c’è il dentice (“sinagrida”) arrostito a fette o alla “spetsota” (in umido ma cucinata al forno), il pesce spada (“xifias”) arrostito allo spiedo. Come contorno c’è la famosa insalata greca “choriatiki” a base di pomodoro crudo con olio, olive, peperoni, cipolle fresche a fette e pezzetti di formaggio “feta”. Quest’ultimo è il formaggio nazionale, bianco e saporito. Altri formaggi tipici sono il “kasseri”, il “manouri”, il “ladotiri”, i formaggi bianchi o gialli della Tessaglia e il “metsovone”.

Altra specialità da provare assolutamente è lo “yaourti” (yogurt), che è incluso nei menù di tutti i ristoranti greci, liscio oppure con il miele e noci. Il miele prodotto nella regione dell’Attica o a Cefalonia è famoso per il suo aroma speciale. Tra i dolci tipici ricordiamo il “galaktomboùreko” (fatto con sfoglia a base di crema), il “kataifi” (sfoglia particolare filettata ripiena con delle mandorle tritate e bagnata con sciroppo), il “baklavas” (strati di sfoglia alternati con mandorle tritate e miele). Per Natale i “kourambiedes” (dolci allo zucchero e ripieni di mandorle) ed i “melomakarona” (dolci alla cannella e miele ricoperti con pistacchi).

I vini tipici, a parte la Retsina, comprendono il kokkineli, il Santa Elena, l’Achaia Clauss, il Robola di Cefalonia adatto al pesce, il Mantineia di Tripolis, il Naoussa, al sapore quasi di fragola e uvetta, il Rapsani dal Monte Olimpo, il Nemea, il Cambas, il Boutari, l’Agioritiko dei preti del Monte Athos, il Goumenissa di Naoussa, nero e amaro, lo Zitsa dell’Epiro, bianco e dolce al gusto di mela verde e il Santorini bianco proveniente dalla bellissima isola vulcanica. A questi si uniscono vini dolci come il Mavrodafni di Patrasso ed il Samos.

Cosa comprare

In Grecia è possibile acquistare molte cose adatte come regali o ricordi di viaggio. Il vino, ad esempio, è ottimo e ne esistono molte varietà in tutti i negozi. Quello tipico, la “terzina” è un bianco dal gusto particolare che si ottiene proprio grazie all’aggiunta di resina. Un altro vino molto saporito è il Bountari, mentre per chi ne preferisse uno da dolce, è consigliato il Mavrodaphne.

Come liquori ci sono l’Ozuo a base di anice che in genere si usa come aperitivo, il Brandy greco e il Raki, la grappa.

Nei gioielli è ricorrente il simbolo della chiave, che qui chiamano “Meandros“, che ci fa fare un tuffo nella tradizione classica. Simboleggia l’eternità e la possiamo trovare su collane e bracciali. Un’altra idea è quella di acquistare uno degli splendidi tappeti greci, i “Flotaki” originari del villaggio di Vlach. Tradizionalmente i pastori li tessevano a mano con la lana delle proprie pecore. C’è poi dall’isola di Sifnos la famosa ceramica greca, che viene prodotta in gran parte nelle botteghe artigianali di Vathy, Kamares, Platyialos, Cheronissos e Pharos, secondo un’antica tradizione.

Belle anche le tipiche sculture in legno d’ulivo o gli utensili in stagno e rame. Immancabile in tutte le bancarelle il tradizionale “Komboloi“, il famoso rosario greco.

Per quelli che volessero regalare qualche specialità per la tavola ricordiamo il miele di macchia mediterranea, i dolci di mandorla, i pistacchi, l’origano del profumo inconfondibile, le marmellate di ciliegie e fichi e le immancabili olive di Kalamata.

Gli orari osservati dai negozi sono 8-15 nelle città, ma nelle località turistiche spesso c’è l’orario continuato e sono aperti anche nei giorni festivi. I supermarket invece rimangono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato fino alle 18.